Scrittore, giornalista e docente italiano, professore ordinario di Estetica presso l’Università degli Studi di Milano, ha collaborato con molte testate, tra cui «Il Giornale». Oltre a ciò, ha ricoperto molti importanti incarichi, tra i quali: Presidente del corso di laurea in Filosofia dell’Università degli Studi di Milano, consigliere d’amministrazione del Piccolo Teatro di Milano, Presidente dell’Accademia di Belle Arti di Brera sempre a Milano, membro del consiglio dell’Irer (Istituto per la programmazione scientifica e culturale della Regione Lombardia), rappresentante del Ministero della Pubblica Istruzione presso l’UNESCO per la tutele dei Beni immateriali, consigliere comunale a Venezia e, come già detto, assessore alla cultura a Milano, consigliere d’amministrazione del MAXXI (Museo dell’arte del XXI secolo), consigliere d’amministrazione della Fondazione La Verdi di Milano, consigliere d’amministrazione del teatro Parenti di Milano.
Frequenta il Liceo Classico Marco Polo a Venezia, e poi decide di iscriversi alla Statale di Milano per seguire le lezioni di Filosofia di Enzo Paci. Conseguita la laurea (discuterà una tesi su Husserl e la fenomenologia) comincia ad insegnare nelle scuole superiori milanesi, finché non inizia la propria carriera accademica a Padova, come assistente di Dino Formaggio alla cattedra di Filosofia teoretica (pur mantenendo la casa milanese, in Via Mosè Bianchi). Insegna anche in Germania e in India, e rientra definitivamente in Italia nel 1983. L'anno successivo diventa Professore Ordinario di Estetica all'Università degli Studi di Milano, e dal 1988 comincia a partecipare al Maurizio Costanzo Show: sarà criticatissimo per questa scelta, essendo uno dei primi intellettuali a mostrarsi in televisione.
La sua riflessione filosofica si concentra in particolar modo sulla fenomenologia di Husserl e della sua scuola; e poi su questioni inerenti ai concetti di «speranza» e di «utopia», soprattutto nella filosofia di Ernst Bloch, di cui Zecchi è stato anche traduttore. Il pensiero di Goethe (di cui ha tradotto diversi saggi sulla scienza, l’arte e la letteratura) e del Romanticismo sono diventati i punti di riferimento essenziali dei suoi studi, che lo hanno portato a concentrare le sue ricerche sul problema e sul significato della bellezza. Tra le sue numerosissime pubblicazioni, ricordiamo: Fenomenologia dell'esperienza (La Nuova Italia, 1972: è la rielaborazione della sua tesi di laurea), Utopia e speranza nel comunismo (Ananke, 1974, nuova edizione 2008), La fenomenologia dopo Husserl nella cultura contemporanea (Loescher, 1978), La fenomenologia (1983), La magia dei saggi (Jaca Book, 1983), La fondazione utopica dell'arte. Kant, Schiller, Schelling (Unicopli, 1984), Novalis (Unicopli, 1986), La bellezza (Mondadori, 1990 e Bollati Boringhieri, 2013), Maria. Una storia italiana d'altri tempi (Vertigo, 2011) e Gocce nel mare. Cronache di politica, cultura e costume (Gruppo Albatros il Filo, 2013). Con Mondadori pubblica i saggi Sillabario del nuovo millennio (1993), Il brutto e il bello (1995), L'artista armato (1998), Capire l'arte (1999), L'uomo è ciò che guarda. Televisione e popolo (2005), Le promesse della bellezza (2006); e i romanzi Estasi (1993), Sensualità (1995, premio Bancarella 1996), L'incantesimo (1997), Fedeltà (2001, premio Grinzane Hanbury 2002), Amata per caso (2005), Il figlio giusto. Romanzo di una maternità (2007), Quando ci batteva forte il cuore (2010, premio Acqui Storia nel 2011), Dopo l'infinito cosa c'è, papà? (2013), Paradiso Occidente. La nostra decadenza e la seduzione della notte (2016) e Rose bianche a Fiume (2014). Del 2018 sempre per Mondadori esce L'amore nel fuoco della guerra.